Lo Schiaccianoci, balletto classico
Roma, Teatro Costanzi, dal 18 dicembre 2014 al 4 gennaio 2015
di Eugenio Cardi
Non c’è Natale senza Schiaccianoci…. Ovviamente ci riferiamo al famosissimo balletto musicato da Tchaikovsky, un classico sempreverde che come tutti gli anni torna attesissimo a Roma.
Io l’ho visto più volte, in Italia e in Russia (al Mariinskij di San Pietroburgo), vi ho portato i miei figli, e di conseguenza ve lo consiglio sempre molto caldamente. E’ uno spettacolo leggero, colorato, gioioso, onirico…….. Un sogno ad occhi aperti, sulle celestiali note che Tchaikovsky, il celebre compositore russo, ci ha generosamente lasciato in eredità.
La storia deriva dal racconto Schiaccianoci e il re dei topi di Ernst Theodor Amadeus Hoffmann (1816) e Pëtr Il’ič Čajkovskij – conosciuto anche come semplicemnte Tchaikovsky- compose le musiche del balletto tra il 1891 e il 1892.
Dicevo poc’anzi che a San Pietroburgo ho avuto modo di assistere allo spettacolo dello Schiaccianoci al Mariinskij, ma in realtà quando ci andavo io (ho lavorato per un certo periodo in Russia, diversi anni fa, per cui ho avuto modo di assistere a diversi spettacoli) si chiamava ancora Kirov, in onore di Sergej Mironovič Kirov, importante dirigente del partito comunista sovietico. Ecco, ci furono due aspetti che mi colpirono molto, frequentando quello storico e prestigioso teatro di San Pietroburgo (allora Leningrado): la giovanissima età – spesso – degli spettatori (a differenza che da noi, dove il teatro classico viene frequentato per lo più da persone di mezza età), composto soprattutto di giovanissime ragazze, e l’abbigliamento di costoro: ovvero, lì in Russia, il teatro è qualcosa di incredibilmente familiare per loro, per cui ci si va quasi come ci si può vestire per andare a fare la spesa o uscire con gli amici. Sostanzialmente ci si va nè più nè meno come si andrebbe dal vicino di casa a chiedere un pò di latte. C’è grande frequentazione con il teatro, quasi quotidiana, non rappresenta nè un evento mondano (così come spesso accade da noi), nè raro o eccezionale. Non è un’occasione in buona sostanza per mostrarsi o per sbirciare come siano agghindati o agghindate gli altri o le altre, semplicemente ci si va per assistere allo spettacolo a cui si viene abituati fin da piccoli. Null’altro. E quest’ultima cosa qui l’ho trovata cosa davvero bellissima, speciale ed affascinante.
Tchaikovsky è stato eccezionalmente descritto dalla scrittrice Nina Berberova nel suo romanzo “Il ragazzo di vetro“, che io ho letto qualche anno fa e che vi consiglio caldamente. La Berberova scrisse il suo bellissimo e affascinante libro a cavallo degli anni ’30 basandosi su documenti originali dell’epoca e su testimonianze dirette.
Tchaikovsky era dotato di una particolarissima sensibilità d’animo, sensibilità che nel bene e nel male influenzò enormemente la sua vita e che probabilmente racchiude anche le ragioni e le modalità della sua – ancor oggi – misteriosa morte (suicidio?). La Berberova nel suo libro lo descrive e ce lo rappresenta (e ce lo fa immaginare) egregiamente, con mano ferma ma delicata, introspettivamente ma mai in modo indelicato o invadente: il rapporto con la madre, l’omosessualità (vera o presunta di cui ancora oggi si discute tanto), il fallito matrimonio, lo stranissimo rapporto con la sua ricchissima mecenate, la signora von Meck, con la quale ebbe un lunghissimo rapporto epistolare senza mai incontrarla. Ad ogni modo, comunque siano andate le cose nella sua tormentata esistenza, Tchaikovsky ci lascia in eredità un dono incredibile, le sue favolose composizioni, frutto di grande dolore, infinita sensibilità e grande nobiltà d’animo.
Lo Schiaccianoci: per vivere un Natale come tutti noi immaginiamo e speriamo di vivere, spensierato, familiare e ludico.
Lo Schiaccianoci
Al Teatro Costanzi, Roma, dal 18 dicembre 2014 al 4 gennaio 2015