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Dolores O’Riordan – Cranberries
Dolores O’Riordan – Cranberries
E’ morta, ma la sua Musica è ancora con noi
A quasi tre mesi dalla sua scomparsa vorrei riproporvi alcune immagini tra le più belle scattate durante i concerti con il suo gruppo e 10 video considerati i migliori mai realizzati su questa straordinaria ragazza dalla voce esclusiva e dal coinvolgente modo di usarla, riconoscibile grazie al fascino e al sapore sonico tutto irlandese. Particolarmente coinvolgente il video del famoso brano Zombie per i sapienti inserti in bianco e nero che contrastano con la sua figura coperta d’oro ad urlare tutta la sofferenza del suo popolo. O quello di Ode to my family, vero cameo, girato completamente in bianco e nero. Struggente grazie ai volti di bambini e di vecchi irlandesi, di coste e di cimiteri e di angeli di pietra. Ma soprattutto di Dolores che sembra volare davanti al mare d’Irlanda, opponendosi al vento dell’oceano.
Il suo spigoloso carattere dovuto al disturbo bipolare e alla conseguente anoressia di cui soffriva negli ultimi anni, hanno reso Dolores O’Riordan un personaggio unico nel panorama della musica anglosassone dagli anni novanta fino ad oggi .
Lei aveva dichiarato:
«Avevo semplicemente smesso di mangiare, la mia dieta si basava su sigarette e caffé».
Nata in Irlanda nel 1971,
era entrata a far parte dei Cranberries nel 1990 al posto di Niall Quinn, che aveva fondato il gruppo solo un anno prima. Questi i primi tre album publicati dai Cranberries: Everybody Else Is Doing It, So Why Can’t We?, No Need to Argue, che contiene la canzone «Zombie», premiata come miglior brano del 1995 agli Mtv Awards, e To the Faithful Departed del 1996. La band si sciolse nel 2003, anno in cui Dolores inizia la carriera da solita durata fino al 2009, quando i Cranberries ricostituiscono il gruppo.
Da solista ha pubblicato
Are You Listening? del 2007, e No Baggage del 2009. Dal 2013 è stata giudice dell’edizione irlandese del talent «The Voice». In carriera anche un duetto con Luciano Pavarotti nel settembre del 1995 e nel 2007 con Giuliano Sangiorgi dei «Negramaro».
La triste sensibilità della O’Riordan, unita alla sua capacità interpretativa, hanno reso i suoi brani unici e subito riconoscibili.
In uscita un nuovo Album di inediti.
Dalla rivista Rolling Stones:
C’era il dolore nel suo nome, e quel dolore, forse, se l’è portata via. Non conosciamo ancora i dettagli della morte di Dolores O’Riordan, ma sappiamo che la sensibilità e la vita contorta di questa fragile ragazza irlandese, hanno giocato un ruolo importante in un partita tra le più complicate: quella che si gioca contro se stessi.
Contro un animo troppo delicato
e una fatica di vivere che non concede tregua, nonostante il successo, nonostante i fan, i tour, nonostante quel pezzetto di storia della musica che si è scritto, grazie al talento e a quella voce che uno la sentiva e diceva “È Dolores” pure in un pub di ubriaconi rumorosi. Non la dimenticheremo, ricoperta d’oro, come una dea, nel video di Zombie, mentre cantava per l’Irlanda e le si spezzava il cuore per la sua terra. Non la dimenticheremo abbracciata alla sua chitarra, aggrappata all’asta del microfono con la sua grazia lunare e la grinta di un altro pianeta
I 10 video più belli
Discografia:
- 1993 – Everybody Else Is Doing It, So Why Can’t We?
- 1994 – No Need to Argue
- 1996 – To the Faithful Departed
- 1999 – Bury the Hatchet
- 2001 – Wake Up and Smell the Coffee
- 2012 – Roses
- 2017 – Something Else