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Diffusori – 5 Mini + Woofer
5 mini diffusori a confronto
E se invece degli stand ci mettessimo due woofer?
Per ascolti e infoemail: sophoshiend@gmail.comBruno Fazzini – tel. + 39 347 1402138 |
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By Bruno Fazzini
Graphic Massimo Piantini
Diffusori – 5 Mini + Woofer
Tutti i mini diffusori sono pensati per essere poggiati su stand, in maniera che possano scomparire e ricreare una bellissima scena acustica.
E fin qui nessun problema.
Le difficoltà cominciano quando gli appassionati non si accontentano più del risultato sonoro e si chiedono se quella espressa dai mini sia davvero o, se preferite, completamente Hi Fi, dal momento che quasi tutti i modelli in commercio non scendono oltre 100 Hz reali.
E’ vero che nella vita ci si può anche accontentare, ma perché non provare a risolvere il problema inserendo, sotto ogni mini diffusore, un woofer adeguato per caratteristiche elettriche e soniche?
Questo è quello che abbiamo fatto nella sala prove della nostra Blue Moon House.
I woofer, uguali per tutti i mini, sono stati quelli della Blue Moon AudioT. , con i componenti (due coni da 26 cm in alluminio) alloggiati in un box da 50 litri che lavorano in sospensione pneumatica e collegabili ai mini tramite un cavo esterno in dotazione.
I woofer hanno, sul retro, un regolatore di livello per calibrare l’intensità di emissione, così da adeguarla ad ogni situazione e regolare l’intensità di emissione in funzione dei mini diffusori che sostengono.
Chi pensa di sostituire i propri mini diffusori con casse acustiche più complete, ma si separa malvolentieri dal suono ormai collaudato a cui è legato, dovrebbe considerare la possibilità di togliere gli stand e inserire dei woofer.
L’ingombro in pianta è più o meno lo stesso, ma i risultati sonori saranno entusiasmanti perché, finalmente, i propri mini regaleranno un suono completo senza che vengano snaturate le principali caratteristiche soniche dei piccoli altoparlanti.
Per questa prova abbiamo scelto 5 modelli noti e apprezzati dagli appassionati e, seppur con risultati differenti, tutti hanno beneficiato del trattamento ricevuto.
La cosa più importante, però, è che ogni mini diffusore ha mantenuto le proprie sonorità, ben amalgamate con una gamma bassa prima inesistente.
In questo modo tutti i 5 mini diffusori hanno guadagnato una dignità Hi Fi a loro prima sconosciuta.
Bruno Fazzini
Perché aggiungere un Woofer separato a dei mini-diffusori?
I mini-diffusori sono oggetti progettati per avere buone prestazioni audio in ambienti piccoli, e sulla gamma audio compresa, tra la medio bassa e l’estremo superiore.
Le piccole dimensioni, fanno anche sì che, in ambiante questi oggetti “scompaiano” e che riproducano un buon sound-stage
Dato però che il componente dedicato alla parte media e bassa di questi oggetti, è sempre un mid woofer in cassa da pochi litri, per motivi meramente fisici, questo non scenderà “adeguatamente” sotto i 100/150 Hz.
Appare chiaro quindi che l’estremo inferiore, che nella musica dal vivo è il motore del phatos e delle emozioni, risulti molto carente.
La soluzione a questo problema è sostituire lo stand che sorregge il diffusore, con un woofer separato di adeguate prestazioni.
Però la condizione essenziale perchè questo si unisca alla perfezione con il mini-diffusore, è che possegga un regolatore di livello, in modo da amalgamare l’emissione totale in funzione del mini-diffusore stesso e dell’ambiente di ascolto.
Questa peculiarità, unita alla qualità intrinseca dell’oggetto, è il motivo per cui abbiamo scelto il BlueMoon ML-W per la nostra prova.
La principale obbiezione che viene fatta alla scelta di unire al mini-diffusore, un woofer separato, è le presunte difficolta elettriche e di impedenza generale, che questa unione comporterebbe.
Per rispondere a questa obbiezione, basta fare riferimento alla figura 1.
Questa mostra lo schema elettrico, usato nel 95% dei progetti, di un diffusore a 3 vie.
Come si vede chiaramente, i 3 filtri sono in parallelo all’uscita dell’amplificatore, e tutti insieme concorrono all’impedenza totale del diffusore.
Questo è quanto avviene anche quando si inserisce un woofer separato ad un qualunque mini-diffusore.
Il crossover del woofer andrà in parallelo al crossover esistente nel mini-diffusore, proprio come succede in una normale cassa a 3 o più vie.
Superata questa irragionevole paura non resta che ascoltare i benefici audio dell’unione del woofer con un mini-diffusore.
Chi sia interessato a fare una prova, sarà ospite gradito nella nostra sale a BlueMoonHouse-Sophos Viterbo, per un piacevole ascolto.
Buon divertimento a tutti.
Massimo Piantini
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Ecco i 5 Mini Diffusori + Woofer
Blue Moon Audio – ML 05
Ti piace vincere facile, direbbe qualcuno!
Le ML 0.5 sono state progettate per funzionare da sole, ma sono state pensate anche per essere abbinate proprio ai woofer della stessa casa costruttrice.
Dunque, l’abbinamento perfetto, anche dal punto di vista elettrico, ha fornito eccellenti risultati.
Iniziamo a descrivere questi risultati partendo dalla timbrica che, ad opera del mid woofer in alluminio e del ribbon tweeter, forniscono un equilibrio timbrico ed una neutralità di emissione invidiabili.
Questo deciso equilibrio viene mantenuto anche quando si inseriscono i box dei woofer, i quali mantengono e sostengono l’eqilibrio timbrico generale, ma con un deciso rinforzo della gamma bassa.
La spiccata neutralità porta, inevitabilmente, ad avere una trasparenza di tutto rispetto.
I coni dei woofer in alluminio sono veloci e precisi e, grazie all’accordo in sospensione pneumatica, non compaiono mai code indesiderate che potrebbero sporcare l’emissione nel range medio di frequenza.
La velocità sopra descritta si risolve in una snella e vivace dinamica, grazie alla quale il messaggio sonoro fluisce veloce, senza il minimo accenno alle mollezze proprie di molti sistemi Hi Fi.
Riguardo questo parametro il woofer si comporta in maniera esemplare assecondando, grazie al perfetto incrocio elettrico, il lavoro del midrange.
Tutto questo viene facilitato e affinato dalla possibilità di gestire il livello di emissione dei woofer ad opera dei regolatori posti sul retro.
Il risultato è di essere pervasi da un bel senso di coinvolgimento e partecipazione all’evento che si sta ascoltando.
Della neutralità e trasparenza di cui abbiamo parlato beneficia la scena acustica che, grazie alla decisa ossigenazione in gamma alta e al preciso controllo in gamma bassa, è in grado di generare una ricostruzione scenica ottimale.
Vi è aria, tanta aria e naturalezza sul palcoscenico e, di questa ampia volumetria, beneficiano tutti gli esecutori.
L’aggiunta dei woofer alle ML 0.5 non ha fatto che completare in maniera ineccepibile la riproduzione di tutto lo spettro audio, colmando le mancanze in basso che, per ragioni fisiche, i soli midrange (come per tutti i mini diffusori), non potevano colmare.
L’impatto dinamico generato grazie ai woofer, purché pulito e controllato come in questo caso, è condizione necessaria per essere non solo coinvolti dall’evento che si sta ascoltando, ma anche per un secondo e forse più importante obiettivo.
Sto parlando, naturalmente, di quello che dovrebbe essere l’obiettivo di ogni sistema audio: avvicinarsi il più possibile alla riproduzione dell’evento reale.
Link all’articolo su Blue Moon Audio – ML 05
Dali Opticon 2 – MKII
Le Opticon 2-MKII non hanno particolari caratterizzazioni timbriche e il loro equilibrio tonale è ragguardevole relativamente alla categoria di appartenenza.
Il suono neutro e naturale che forniscono è un ottimo punto di partenza nella valutazione di un diffusore. Sarà veramente merito, come dice la casa costruttrice, dei magneti SMC (Soft Magnetic Compuond) che promettono bassa distorsione e un elevato livello di naturalezza?
Ma anche la dinamica, altro importante parametro in una valutazione, non è da meno; le Opticon sono snelle e sciolte, vivaci e intriganti.
La gamma alta fresca e ricca di aria senza mai diventare iperdettagliata, concorre a creare anche una bella scena sonora, non profondissima, ma con i piani prospettici ben separati.
La trasparenza, infine, dipenderà molto da quello che verrà collegato a monte di questi diffusori.
In generale si può dire che un po’ tutti i parametri presi in esame risentono dei componenti a monte.
Se si vuole mantenere la loro ottima caratteristica di naturalezza, allora bisognerà evitare di usare amplificazioni eccessivamente calde o colorate, sorgenti poco neutre e cavi in rame dal suono denso e poco trasparente.
A queste considerazioni generali espresse nell’articolo specifico di questi diffusori, che abbiamo già pubblicato nella nostra web, vanno aggiunte le considerazioni dopo l’aggiunta del woofer.
Dall’aiuto dei woofer le Dali traggono grandi benefici, dal momento che prima il suono risultava un poco esile e leggerino.
Questo non tanto per la incapacità di scendere in frequenza, quanto per la capacità di acquistare una densità sonica che, grazie all’aiuto fornito alla gamma bassa, guadagna un piacevole spessore prima sconosciuto.
La gamma di frequenza così completata regala un suono piacevole ed equilibrato, preciso e capace di mantenere le caratteristiche di dinamica e scioltezza che avevano i soli mini.
Anche gli altri parametri, come la timbrica, trasparenza e la ricostruzione scenica rimangono inalterati.
La possibilità di regolare il livello di emissione dei woofer ha permesso un perfetto interfacciamento con i mini diffusori, consentendo un ottimale amalgama sonoro.
Queste Dali, dall’inserimento dei woofer, hanno ottenuto un considerevole beneficio, permettendo di avere, con una spesa modesta, un ottimo ed equilibrato tre vie da pavimento.
Link all’articolo su Dali Opticon 2
Dynaudio Contour 1.3 MKII
Dote principale di questi due vie danesi è il loro equilibrio, soprattutto riguardo la timbrica, ma non solo.
La timbrica delle Contour è invidiabile per correttezza, con un delizioso mix tra setosità e naturalezza sonica.
Non vi sono assolutamente predilezioni per alcun range di frequenza e, fin dove questi mini diffusori arrivano in gamma bassa, sono di una correttezza esemplare.
A colmare le zone mancanti pensano i due woofer che, con correttezza e precisione, compensano il vuoto sotto gli 80 Hz.
Con questo aiuto le Dynaudio passano da essere dei buoni mini diffusori a degli ottimi tre vie da pavimento, completi e corretti.
Anche il parametro trasparenza è molto ben riprodotto e, anche se non a livello delle migliori casse del gruppo, queste Dynaudio permettono di godere un messaggio sonoro pulito e privo di grossolanità sonore che, talvolta, vengono generate da un equilibrio sbilanciato delle tre gamme di frequenza.
La grana medio/fine e il fluido scorrere del segnale permettono alla dinamica di difendersi dignitosamente nella sua espressione. Grazie all’impatto generato dai woofer questo parametro acquista forza e vigore, producendo un piacevole senso di coinvolgimento.
Anche con questi mini diffusori, come con tutti gli altri della prova, i woofer hanno colmato le lacune senza snaturare le caratteristiche soniche dei piccoli diffusori, e questo è certamente il pregio maggiore riguardo il lavoro espresso dai componenti per la gamma bassa della Blue Moon Audio.
La ricostruzione della scena acustica non ha brillato particolarmente, non permettendo alle Dynaudio di collocarsi tra le prime posizioni. In ogni caso la scena appare solida, ma i piani prospettici risultano privati di quegli spazi e quella volumetria che, invece, avrebbero fatto la differenza.
In conclusione, l’inserimento dei woofer ha dato concretezza al messaggio sonoro, impatto dinamico e coinvolgimento emotivo, cosa questa più difficile da realizzare in mancanza di una adeguata gamma bassa.
Anche le Contour hanno fortemente beneficiato del lavoro dei woofer, concorrendo a formare una completezza armonica prima sconosciuta e mantenendo inalterate le caratteristiche soniche di questi ottimi diffusori danesi.
Link all’articolo su
Falcon LS3/5a
Timbrica. Stondate e mai pungenti in gamma alta, deliziose in gamma media, le Falcon hanno nella gamma bassa il loro limite maggiore.
Dinamica. Chi sceglie questi diffusori, però, sa bene che un piccolo mid-woofer alloggiato in un piccolo volume non può fare miracoli e accetta, pertanto, le limitazioni fisiche nel range basso in favore di una elevata dose di musicalità generale.
La bassa sensibilità di 83 dB impone amplificazioni di un certo spessore muscolare e piuttosto ariose in gamma alta, valvole o stato solido secondo i gusti.
Con una buona riserva energetica si rende più dinamico il piccolo woofer (ma senza esagerare per evitare di farlo collassare) e con un amplificatore arioso in alto si aiuta il tweeter ad esprimersi con la dovuta ossigenazione.
Eviterei sorgenti e preamplificatori ambrati e vellutati per non sommare la densità sonica delle elettroniche a quella già fisiologica dei mini monitor inglesi. Consigliati cavi neutri e dinamici.
Soud-Stage. La ricostruzione è, come per tutti i diffusori di piccole dimensioni, di notevole livello. Le Falcon riescono a sparire nell’ambiente d’ascolto ricreando una ben strutturata scena acustica, nonostante la evidente carenza di riproduzione degli strumenti gravi.
A queste considerazioni generali espresse nell’articolo specifico di questi diffusori, che abbiamo già pubblicato nella nostra web, vanno aggiunte le considerazioni dopo l’aggiunta dei woofer, i quali hanno colmato quella mancanza piuttosto evidente in gamma bassa.
Con questi mini diffusori abbiamo dovuto esaltare un po’ l’emissione dei woofer ad pera dei regolatori di livello posti sul retro, così da riempire il vuoto lasciato dai piccoli mini.
Grazie ai regolatori è stato possibile inserire la giusta quantità di gamma bassa, portando l’esposizione del messaggio sonoro ad una perfetta completezza senza che venissero snaturate le eccellenti doti offerte dalle Falcon in gamma media e alta.
L’impostazione vellutata di questo range di frequenza ha permesso alle voci maschili e femminili di esprimersi con la magia che, da tanti anni, ha contraddistinto il progetto delle LS3/5a
Finalmente arrivato ad avere una completezza armonica su tutto lo spettro, questo progetto della BBC ha assunto una dignità fino ad ora sconosciuta, mantenendo inalterata la loro dote principale che ha fatto innamorare schiere di audiofili: la musicalità.
Link all’articolo su Falcon LS3 5a
Triangle Solis 260
Questi diffusori francesi sono quelli che nel gruppo dei 5 sono i più particolari.
Intanto perché sono quelli più grandi, hanno un volume di lavoro quasi triplo rispetto alle piccole Falcon.
Poi perché non sono dei classici 2 vie, ma 3 vie, dal momento che hanno un vero woofer alloggiato posteriormente. Ma allora, direte voi, serve ugualmente un mobile per l’aggiunta di altri woofer?
La risposta è si, perché anche se le Solois 260 scendono più di tutti gli altri mini provati, non arrivano comunque a riprodurre le frequenze più basse, diciamo orientativamente quelle sotto i 70 Hz.
Queste Solois 260 sono diffusori che possono accontentare gli appassionati che cercano un suono dinamicamente ricco ma non invadente, con medie corrette e con una gamma alta molto naturale, per niente stancante e molto trasparente.
La componentistica della vaschetta posteriore e della morsettiera è di ottima qualità e permette di realizzare il bi-wiring. Con questa modalità di amplificazione, anche avendo a disposizione due finali di medio livello riguardo la qualità e l’erogazione di potenza, le Triangle mettono le ali, fornendo un suono ottenibile con diffusori di categoria molto più alta.
Migliora l’articolazione e il controllo in gamma bassa, oltre all’intelligibilità della gamma media, e la gamma alta acquista maggior respiro.
A queste considerazioni generali espresse nell’articolo specifico di questi diffusori, che abbiamo già pubblicato nella nostra web, vanno aggiunte le considerazioni dopo l’aggiunta del woofer.
Per le Triangle, anche se in misura minore rispetto agli altri mini, l’aggiunta dei mobili woofer permette di guadagnare corpo e migliorare l’impatto dinamico.
Grazie ai regolatori di livello posti sui mobili dei woofer è possibile regolare adeguatamente il livello, così da incrociare bene l’emissione con l’altoparlante più grande dei mini francesi.
Il coinvolgimento è forte e vivace.
La timbrica, ben equilibrata, è orientata verso la neutralità senza che vi siano eccessi in alcun range di frequenza, specialmente in quello medio. L’aggiunta dei woofer dona completezza a tutto l’arco dell’emissione.
Eccellente la trasparenza, grazie al lavoro dell’ottimo tweeter che delinea in maniera contrastata i contorni di strumenti e voci.
Anche per questo parametro l’aggiunta dei woofer non ha creato gonfiori o esagerazioni in gamma bassa che, se presenti, avrebbero abbassato il livello della trasparenza.
Ma il lavoro dei tweeter non solo fornisce un ottimo risultato in termini di trasparenza, ma grazie alla buona apertura in alto e alla ottima ossigenazione del messaggio sonoro, permettono alla scena acustica di strutturarsi a dovere.
Spazi, volumi e aria non mancano agli esecutori che beneficiano di un palcoscenico con piani prospettici distaccati.
Link all’articolo su Triangle Solis
Quali risultati ha portato la prova dei 5 Mini-Diffusori ?
Riassunto per posizione in funzione dei 4 parametri:
Timbrica – Trasparenza – Dinamica – Ricostruzione Scenica.
Posizione | 1 | 2 | 3 | 4 | 5 |
Timbrica | Dynaudio | Blue Moon | Falcon | Triangle | Dali |
Trasparenza | Blue Moon | Triangle | Dynaudio | Falcon | Dali |
Dinamica | Triangle | Dali | Blue Moon | Dynaudio | Falcon |
RicostruzioneScenica | Blue Moon | Triangle | Falcon | Dali | Dynaudio |
Diffusori – 5 Mini + Woofer
I componenti del sistema
BAT VK76SE – StereoAmp
http://bluemoonhouse-sophos.com/bat-vk-76se-stereoamp/
Cello Encore – Preamp
http://bluemoonhouse-sophos.com/cello-encore-line-preamplifier/
Mitchell Gyrodeck SE – Giradischi
http://bluemoonhouse-sophos.com/michell-gyrodec-sme-309-benz-micro/
Torlai Gremlins – Testina audio
http://bluemoonhouse-sophos.com/torlai-gremlins-blue-moon-deepblue-tonearm/
Nain CD5xs+Flatcap 2x – Lettore CD
http://bluemoonhouse-sophos.com/naim-cd5xs-flatcap-2x-cd-player/
BlueMoon ML W– Woofer in box separato
http://bluemoonhouse-sophos.com/blue-moon-ml-w/
BlueMoon Cable – Cavi di segnale, di potenza, di corrente
http://www.bluemoonaudiotechnology.com/it/cavi/
Per ascolti e infoemail: sophoshiend@gmail.comBruno Fazzini – tel. + 39 347 1402138 |
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Punto di ascolto BlueMoonHouse
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