Cello Encore 50 Tri-Amp System

Lug 1, 2024 | P Magazine, P Systems BMH, P Vintage

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Cello Encore 50 Tri-Amp System

 

 

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email: sophoshiend@gmail.com


Bruno Fazzini – tel. + 39 347  1402138



 

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By Bruno Fazzini e Massimo Piantini

Graphic Massimo Piantini

 

 

Note di ascolto by Bruno Fazzini

 

Con questo sistema, complesso, costoso e articolato, dedicato solo a pochi audiofili illuminati,

l’appassionato viene posto davanti ad un punto di arrivo.

 

Questo vuol dire che non ci sia un impianto migliore di questo? Certamente no.

 

Non è facile, però, raggiungere un tale livello e una tale straordinaria sinergia. Senza trascurare il fatto che risulterebbe necessario un impegno economico ben maggiore di quello necessario per questo sistema Cello.

 

I diffusori, ad esempio, non sono certo i migliori diffusori in commercio.

Avere, però, a disposizione un sistema completo Cello, dal primo all’ultimo anello della catena d’ascolto (probabilmente l’unico in Europa), composto da tre coppie di finali mono Encore 50 per eseguire la tri-amplificazione (che hanno conquistato la prima posizione della nostra classifica sui migliori finali in commercio), permette di entrare nell’Olimpo dell’Hi End.

 

Poter contare, poi, su un preamplificatore come l’Encore che (anche lui) si è guadagnato il primo posto nella nostra classifica dei migliori pre al mondo, pone l’ascoltatore nella condizione di assoluto privilegio.

 

 

Della sorgente analogica Cello Zarathustra c’è poco da dire, se non che ha una musicalità difficilmente raggiungibile da altri giradischi, anche tra quelli blasonati e acclamati.

 

Grazie all’ottimo braccio Pluto Audio 5A, che sostiene e fa tracciare perfettamente una testina unica come la EMT Jubilee, vengono estratte dal vinile tutte le informazioni possibili con una scioltezza poche altre volte riscontrata.

 

Giradischi, braccio e testina formano un trittico straordinario per precisione, contasti dinamici, correttezza timbrica e musicalità.

Il pre phono Cello, infine, è un concentrato di freschezza sonica e rigore timbrico, piacevolezza d’ascolto e trattamento armonico del segnale.

Un punto d’arrivo, dicevano in apertura.

 

Si, perché arrivare ad assemblare un sistema come questo è cosa assai rara. La ricercatezza dei componenti pone l’audiofilo medio davanti a notevoli difficoltà nella ricerca dei componenti.

Ma una volta arrivati al traguardo si è ripagati dell’impegno profuso nell’assemblare una catena d’ascolto così unica e ricercata con una qualità di riproduzione raramente ascoltata.

 

La ricercatezza non dipende solo dalla difficile reperibilità dei componenti, ma dal risultato che tutti i componenti Cello, in meravigliosa sinergia, riescono ad esprimere.

 

 

La concretezza sonica, la dinamica snellissima e priva di ogni possibile indurimento, e la musicalità a tutto tondo che tira fuori questo sistema sono uniche.

 

Le coloriture o le sottolineature timbriche non fanno parte del DNA di questo impianto, mentre la precisione, la raffinatezza, la trasparenza, il dettaglio e la scioltezza armonica sono ai massimi livelli.

Pre phono e preamplificatore governano e smistano con autorevolezza, passando il segnale elegantemente trattato ai tre finali, che compiono la magia grazie alla loro raffinatissima voce.

 

I diffusori Stradivari Premiere, tri amplificati in questo modo, non sono più diffusori, ma diventano sistemi di altoparlanti in grado di fornire prestazioni uniche.

Emozioni, emozioni che si susseguono e si inseguono, una dietro l’altra ad ogni cambio di LP. Qui non è più necessario avere il disco test per ottenere risultati di rilievo.

 

Questo è un sistema da Musica, un sistema che questa magnifica arte la nobilita come pochi altri impianti abbiamo potuto ascoltare nei circa quarant’anni di militanza audiofila.

Questo granitico insieme permette di salire le scale che conducono all’Olimpo dell’Hi End. E una volta arrivati lassù diventa impossibile poter scendere.

 

Negli anni abbiamo ascoltato altri sistemi importanti capaci di emozionare, ma pochissimi hanno mostrato l’eleganza del sistema tri amplificato Cello nel riprodurre il messaggio sonoro.

 

Il secondo pre Cello, il Palette e il finale Cello Duet 350 sono stati impiegati come confronto nella ricerca delle migliori prestazioni.

 

 

Rapporto Qualità/Prezzo Usato: –5– (1=sotto la Parità, 2=Parità e da 3 =Favorevole a 5= Molto Favorevole) 

 Oggetti difficilmente reperibili sul mercato. Dato il loro altissimo valore, se disponibile per la vendita, è imperativo possederli.

 

 

Note di utilizzo e di ascolto By Massimo Piantini

 

Come abbiamo affermato sulla pagina Home, la Cello Legacy-Italy è uno spazio dedicato alla produzione Cello, ma soprattutto ad esplorare il suono e la qualità audio di questi oggetti.

 

Con il sistema Cello Encore 50 Tri-Amp, abbiamo voluto assemblare e valutare, una delle catene più importati con prodotti Cello.

 

Il Cello Encore 50 Tri-Amp System è così composto.

La sorgente è il giradischi Cello Zarathustra S5 con braccio Pluto Audio 5 A e testina EMT Jubilee JSD5G.

Le elettroniche di segnale sono il pre-pre + riaa Cello RMC , e i preamplificatori Cello Encore Pre, affiancato dal Cello Palette Pre.

 

La parte amplificatrice è stata affidata a 2 Cello Encore 50w amplificatori mono in unico telaio, più un’altra coppia di Encore 50w ma in telai separati. Quindi in totale 3 finali 50 w per il canale sinistro e 3 finali 50w per quello destro. Tutti uguali per una perfetta triamplificazione.

 

Infine i diffusori sono i Cello Stradivari Premiere, 3 via con woofer 12” con accordo Accoustic Vario Vent, midrange a cupola morbida da 3” e tweeter sempre a cupola morbida da 1”

 

 

Per la cablatura abbiamo optato per i cavi BlueMoon per il segnale, potenza e corrente, caratterizzati da una grande neutralità e capacità dinamica, ottimi per valutare correttamente il sistema.

Non starò a discernere sul suono specifico dei componenti, questo lo farà Bruno Fazzini sul suo intervento. Qui mi limiterò agli aspetto generali.

 

Le parole che più di tutte descrivono il sistema, sono Equilibrio e Naturalezza.

Conoscevamo le caratteristiche dei singoli componenti per averli provati a lungo su varie catene audio. Abbiamo apprezzato le doti di naturalezza ed equilibrio timbrico dei componenti separati, ma tutti insieme è un’altra storia.

La timbrica è quella che ricordo aver ascoltato su mie registrazioni fatte negli anni.

 

Il mio vissuto delle esperienze di ascolti della musica dal vivo durante le lunghe ore delle sessioni di registrazione, mi fa dire che pochissime altre volte, come con i Cello, ho avuto modo di percepire quegli aspetti e quelle sfumature timbriche che ti fanno dire di essere vicino alla rappresentazione dello strumento reale.

 

Anche il palcoscenico virtuale è molto realistico, con gli strumenti posti subito dopo la linea dei diffusori, con la distanza che ricordavo esservi durante la registrazione.

 

 

I 3 amplificatori hanno governato in maniera precisa e decisa gli altoparlanti, evitando che avessero lungaggini o incertezze nell’emissione.

 

Abbiamo alternato i due preamplificatori Encore Pre e Palette Preamp.

Come ci aspettavamo l’Encore è risultato più risolutore e con una trasparenza da primato.

Il Palette dal canto suo ha un asso nella manica, il suo equalizzatore, che in molti casi fa la differenza tra un buon ascolto e un ascolto reale.

 

In questo caso, il sistema si è rivelato molto equilibrato, ma le Stradivari non hanno i controlli di livello sulle 3 vie. Quindi manca quell’aggiustamento fine che contribuisce in maniera importante al realismo.

 

Usando opportunamente i controlli del Palette con piccolissimi interventi, siamo riusciti a equilibrare in maniera impeccabile il sistema Cello, dandogli quel “quid” in più che l’Encore da solo non può fare.

 

Vorrei concludere con una considerazione su gli equalizzatori.

 

Mark Levinson con il Palette Pre e ancora di più con l’Audio Palette negli anni novanta, aveva già capito quello che ancora oggi si fa fatica a comprendere.

Gli equalizzatori, quando ben fatti come i Cello, devono servire a togliere quegli inevitabili squilibri che i diffusori senza controllo di livello hanno.

 

Piccoli tocchi sulle medie frequenze, o aggiustamenti sull’estremo inferiore, fanno la differenza tra un mediocre ascolto, o un eccellente performance.

 

Vi invitiamo a venire ad ascoltare i nostri sistemi, per comprendere appieno le mie parole.

Che la musica sia sempre con noi.

 

 

 

 


 

Cello Encore 50 Tri-Amp System

 

I componenti del sistema

 

Cello

Stadivari Premiere

n. 3 Encore 50w

Encore Preamp

Palette Pre Preamp

RMC– Phono

 

Zarathustra – turntable 

Pluto Audio 5° – tonearm

EMT Jubilee JSD5G – testina

 

BlueMoon 

Direct Vinyl Cut

Cables

 

     

     

   

  

     


 

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