Sonus Faber VS Franco Serblin

Dic 27, 2022 | P Diffusori, P Magazine

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Sonus Faber Minima VS Franco Serblin Accordo

 

 

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By Bruno Fazzini

Graphic Massimo Piantini

 

A quasi 10 anni dalla scomparsa di Franco Serblim, vogliamo riproporre un articolo dedicato alla sua inventiva. Vengono presentati due delle sue realizzazioni più iconiche, fatte sulle due aziende da lui fondate.

 

Pensiamo sia un omaggio dovuto ad un personaggio dell’HiFi che ha lasciato un segno indelebile nel nostro mondo.

Grazie Franco

 

Sonus Faber

Franco Serblin, di recente scomparso, è stato l’artefice di un grande cambiamento nella filosofia costruttiva dei diffusori e, soprattutto, è stato colui che ha aperto le porte ad un’alta fedeltà a tutti gli effetti “made in Italy”…….

 

Minima VS. Franco Serblin Accordo . In questo articolo Andio Mototti parlerà di una coppia di diffusori dal sapore vintage,  “Sonus Faber Minima” che confronterà con le più moderne “Franco Serblin Accordo“, mettendo in luce i limiti delle prime e i pregi delle seconde, in considerazione del lasso di tempo intercorso tra le due realizzazioni.

 

La redazione di BlueMoonHouse-Sophos

 

 

Sonus Faber Minima VS. Franco Serblin Accordo

 

Franco Serblin, di recente scomparso, è stato l’artefice di un grande cambiamento nella filosofia costruttiva dei diffusori e, soprattutto, è stato colui che ha aperto le porte ad un’alta fedeltà a tutti gli effetti “made in Italy”. Già i nomi delle sue creature parlavano della tradizione classica caratteristica della migliore cultura italiana.

 

Erano nomi latini, come quello della sua azienda, la Sonus Faber, e, tra i diffusori, Parva, Minima, Electa, Estrema…; in seguito vennero i nomi delle grandi famiglie dei liutai cremonesi, come Guarneri, Amati e Stradivari; oppure, più recentemente, nomi ricavati dal lessico greco, come Ktema, o da quello musicale, come Accordo.

 

Tutti questi diffusori, vecchi e nuovi, hanno in comune la concezione, tipica di Serblin, che la cassa acustica svolga nei confronti degli altoparlanti una funzione del tutto analoga a quella che la cassa armonica di un violino svolge nei confronti delle corde. Il costruttore di diffusori è quindi, per certi aspetti, anche un liutaio.

 

Di qui la grande importanza del legno massello e della sua lavorazione, che ha rivoluzionato la convinzione, per decenni indiscussa, che solo il Medium Density fosse adatto per le casse acustiche e che ha permesso la nascita di diffusori di straordinaria bellezza, oltre che di eccellente suono.

By Andio Morotti

 

Le Accordo, con la base di forma trapezoidale, vanno posizionate con il… lato lungo rivolto verso l’esterno.

 

 


 

Sonus Faber VS. Franco Serblin

 

Sonus Faber Minima

 

Le Minima e le Accordo sono prodotti distanti tra loro una trentina d’anni, un tempo che fa delle prime dei raffinati vintage e delle seconde degli oggetti estremamente attuali. Ma questi diffusori sono accomunati dall’essere entrambi dei prodotti concepiti e realizzati con la passione per l’artigianato e l’amore per il bello e per la musica tipici di Franco Serblin.

 

Le Minima nascono nei primissimi anni di Sonus Faber, quando l’azienda era ancora piccola e molto legata all’artigianalità.

Le Accordo vengono alla luce dopo che le strade di Serblin e della Sonus Faber, oggi distribuita dall’MPI Electronic, si erano divise e Franco si era preso una lunga pausa per poi ritornare sul mercato con un marchio che portava il suo nome e che era ed è distribuito da LP Audio.

 

Sono entrambi diffusori emblematici di quella bellezza che, nella logica del loro creatore, non può mai andare disgiunta dalla qualità. Qualità dei materiali, qualità della costruzione e, soprattutto, qualità del suono.

 

Confrontare le Minima e le Accordo, quindi, ha una sua logica, sia per verificare se e in che misura un diffusore di trent’anni fa continua a mantenersi attuale, sia, soprattutto, per rendersi conto di quello che in questo lasso di tempo è cambiato nel suono dei diffusori di piccolo litraggio.

 

 

Le Minima sono delle minicasse con il cabinet in doghe di noce massello. Belle e, ai loro tempi, rivoluzionarie: basta confrontarle, sul piano estetico, con le LS3/5a o con le Proac Tablette, che pure brutte non erano.

 

Le piccole Sonus Faber montavano, in bass reflex con tubo di accordo a emissione posteriore, un mid-woofer Seas da 11 cm, mentre il tweeter era il Dynaudio D28, a cupola morbida da 28 mm. Il cross-over, coerente con la filosofia costruttiva di Serblin, era estremamente semplice, con una pendenza di taglio di soli 6 dB/oct in modo da evitare qualunque problema di fase.

 

La risposta in frequenza dichiarata andava, entro 3 dB, dai 70 Hz ai 20 KHz. La sensibilità era piuttosto bassa (84 dB), ma all’atto pratico non c’erano problemi a sonorizzare gli ambienti di normali dimensioni anche senza ricorrere ad amplificazioni superpotenti.

Parlo al passato perché le Minima oggi non sono più prodotte, ma posso anche usare il presente perché da decenni nella mia saletta mi coccolo una coppia di queste casse, che continuo ad utilizzare con grande soddisfazione nelle mia prove.

 

Hanno l’enorme pregio di essere dei diffusori capaci di suonare benissimo già con un buon integrato e poi di suonare sempre meglio col crescere della qualità della catena a monte, senza mettere in luce dei veri limiti neppure se inseriti in impianti di altissimo rango.

 

Hanno un suono veloce e coerente, di grande trasparenza, ottimamente contrastato e di eccellente musicalità. I limiti nella resa della gamma bassa, inevitabili visto il litraggio del diffusore, non si rivelano poi così marcati come le specifiche tenderebbero a far supporre. Direi che, in relazione alle dimensioni della cassa, la gamma bassa ha una buona autorevolezza.

 

Il pannello posteriore delle Minima è decisamente più convenzionale di quello delle Accordo.

 

I medi e gli alti sono un mix di vigore e dolcezza, con un tocco di brillantezza che proprio non guasta. Ottime con le amplificazioni a stato solido, con le valvole le Minima guadagnano notevolmente in suadenza. Hanno trent’anni, ma proprio non li dimostrano.

 

Uno dei loro maggiori pregi è la capacità di generare una scena acustica di grandissima suggestione, ampia, stabile, profonda ed estremamente accurata. Bisogna curare un po’ il loro posizionamento in ambiente e l’orientamento verso il punto d’ascolto, ma non è una faccenda troppo impegnativa, perché le Minima si adattano a suonare anche a 50 cm dalla parete di fondo o a ridosso dell’ascoltatore.

 

Un altro dei loro pregi (almeno per chi ama la flessibilità nella messa a punto dell’impianto) è la capacità di variare il proprio suono in base alle caratteristiche degli stand. Quando erano ancora in produzione, la Sonus Faber aveva in listino un supporto in legno e pietra a loro dedicato.

 

Esteticamente era molto bello, ma dal punto di vista sonico non era il top. Gli stand utilizzati per questa prova sono invece tra i miei preferiti. Degli Omicron (ora non più prodotti) da 70 cm in alluminio pieno, massicci, pesanti e capaci di esaltare la gamma bassa delle Minima senza limitare la resa del contrasto dinamico.

 

 

 

 


 

Sonus Faber VS. Franco Serblin

Franco Serblin Accordo

 

 

 

Le Accordo sono caratterizzate da un design straordinario: a mio avviso sono tra i diffusori più belli oggi presenti sul mercato.

 

Il cabinet, a pianta trapezoidale e decisamente asimmetrico, è caratterizzato da morbidezza e sinuosità di linee, che danno vita ad un risultato assolutamente non convenzionale, anche se, sul piano estetico, facilmente abbinabile ad arredamenti sia classici che moderni.

L’accuratezza della lavorazione e l’attenzione per i particolari sono in tutto all’altezza del gusto e della passione di Franco Serblin.

 

Le Accordo sono dei piccoli diffusori (non dei mini come le Minima) che vanno obbligatoriamente montati sui loro stand, peraltro compresi nel prezzo di listino.

 

I supporti, infatti, sono degli elementi fondamentali per queste casse sia dal punto di vista estetico che da quello funzionale. Sono anch’essi in legno di noce con una base in alluminio cromato, che va fissata al  sostegno per mezzo di quattro viti e poggia sul pavimento mediante tre belle punte (fornite coi relativi sottopunta).

 

 

Alla base dei supporti si trovano i due morsetti di ingresso per i cavi di potenza (non è possibile il bi-wiring). All’interno degli stand è posizionato il cross-over, che così viene definitivamente allontanato dal diffusore in modo da evitare qualunque interferenza con gli altoparlanti.

 

Il cavo di potenza corre anch’esso all’interno dello stand e termina con un grosso connettore che va inserito e bloccato nell’apposita presa ricavata nella base del diffusore.

 

Quando questo viene fissato, per mezzo di due grosse viti, al supporto, il cavo e la connessione risultano completamente invisibili e diffusore e stand fanno un corpo unico ed estremamente rigido. Una soluzione di grande eleganza.

 

Le Accordo hanno un robusto cabinet in noce massello disaccoppiato con parti in alluminio-magnesio per ottenere il controllo delle risonanze.

 

 

Montano un tweeter da 29 mm a cupola di seta espressamente progettato da Ragnar Lian, uno dei grandi maestri del settore, e, in reflex a emissione posteriore, un mid-woofer da 150 mm, con cono in carta lavorata a spicchi e ottimizzato per il miglior controllo del break-up.

 

Il cross-over ha la stessa filosofia di quello delle Minima: impostazione minimalista con taglio del primo ordine per la migliore coerenza di fase. L’impedenza nominale è di 4 Ohm e l’efficienza di 87 dB.

Le prove si svolgono nella mia saletta di circa 100 mc con l’acustica ottimizzata per mezzo di DAAD e Tube Traps. Uso fondamentalmente elettroniche North Star: il Sistema 192 e l’amplificazione composta dal pre Linestage e dai finali monofonici a stato solido Monoblock (100 Watt di cui 10 in classe A).

 

Da tempo, infatti, credo di avere capito che la maggior parte dei diffusori di piccole dimensioni amano essere guidati con mano ferma da amplificazioni piuttosto potenti, sebbene non disdegnino affatto – almeno le Minima non lo fanno – la compagnia di raffinati finalini a valvole come il Mastersound Due Venti SE che, naturalmente, utilizzo anche questa volta. Cablaggio: White Gold.

 

 

Non c’è modo migliore del confronto con un componente noto per valutare il suono di un oggetto hi-fi. E così dal confronto con le Minima emerge con chiarezza la personalità sonica delle Accordo. Sono casse dal basso sicuramente più esteso di quanto le loro dimensioni facciano supporre, ma non è questa la loro caratteristica più evidente.

 

Hanno un suono netto e preciso, ricco di energia ed estremamente trasparente. Le informazioni sono davvero tantissime e sono tutte presentate con equilibrio e naturalezza.

La timbrica è sostanzialmente neutra, con una gamma media molto ariosa e una gamma alta ben presente e ben rifinita. La gamma bassa, da parte sua, è connotata da un’ottima articolazione.

 

Ma la resa del contrasto dinamico è eccellente sull’intera risposta in frequenza, che la casa dichiara estesa dai 40 Hz ai 33 KHz. Nel complesso è un suono da diffusore di alto rango, quale, in effetti, l’Accordo è. Conserva i pregi migliori dei minidiffusori, come la coerenza, la velocità e la trasparenza, senza i limiti di questi, sia per l’estensione della gamma bassa, sia per la realistica solidità dei medi.

 

 

Delle Accordo mi piace anche la capacità di adattarsi alla personalità sonica dell’amplificazione. Me ne rendo conto collegandole con il Mastersound: il suono delle valvole, con la sua nota di velluto, emerge subito, dimostrando di saper convivere felicemente con le caratteristiche di questi diffusori.

 

I 20 Watt dell’integrato, sebbene siano la potenza minima consigliata dal costruttore, non fanno rimpiangere nulla. Dipende da ciò che si cerca: i 100 Watt dei Monoblock sono una cosa (autorevolezza, matericità, resa dei bassi) e i 20 Watt a valvole sono un’altra (suggestione, feeling, musicalità).

 

Altro pregio che le Accordo condividono con le Minima è la capacità di creare una scena acustica veramente convincente e suggestiva: stabile che sembra scolpita, ben dimensionata anche in profondità e in altezza, estremamente accurata nella individuazione dei diversi piani sonori e nella collocazione spaziale di strumenti e cantanti.

 

 

Al termine delle prove, cerco di trarre qualche conclusione. Indubbiamente le Accordo sono diffusori più vicini al gusto degli audiofili di oggi rispetto alle Minima. Sono anche di classe superiore e sicuramente più completi.

 

Il loro suono è caratterizzato da una notevole quantità di informazione e dettagli in più rispetto alle… antenate, che pure da questo punto di vista non scherzavano e ancora non scherzano.

 

Le Minima, da parte loro, si difendono ancora benissimo, nonostante i loro trent’anni di età: sono certamente più minidiffusori rispetto alle Accordo, con i conseguenti più evidenti limiti in gamma bassa, ma dalla loro hanno una più marcata suadenza, che forse deriva dalla inferiore nettezza del suono, ma che sicuramente ha un suo fascino e una sua piacevolezza.

 

Un momento delle prove nella mia saletta.

 


 

Sonus Faber VS. Franco Serblin

I particolari costruttivi

 

I morsetti per il cavo di potenza sono collocati alla base del supporto delle Accordo, all’interno del quale corre il cavo e che ospita anche il cross-over.

Il connettore dei cavi che portano il segnale alle Accordo viene fissato saldamente nelle presa alla base del diffusore e sparisce all’interno del supporto quando la cassa acustica è fissata allo stand.

 

 

Il pannello posteriore delle Accordo presenta il foro d’uscita del tubo d’accordo del reflex e si fa notare per la mancanza dei morsetti per il cavo di potenza.

Per ascolti e info


 

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Bruno Fazzini – tel. + 39 347  1402138



 





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CARATTERISTICHE TECNICHE

Sonus Faber VS. Franco Serblin

 

                                                                  Sonus Faber MINIMA                                     

 

  • N. vie                                                          2

  • Altoparlanti                                                1 mid-woofer 11 cm

  •                                                                      1 tweeter  dome 28 mm

  • Risposta in frequenza                               70 Hz – 20 KHz

  • Impedenza nominale                                  8 Ohm

  • Sensibilità                                                  84 dB

  • Dimensioni                                                 200 x 315 x 240 mm

  • Prezzo IVA compresa                                                                              

 

                                                                    Franco Serblin ACCORDO

 

  • N. vie                                                            2

  • Altoparlanti                                                 1 mid-woofer   15 cm

  •                                                                       1 tweeter dome 29 mm

  • Risposta in frequenza                               40 Hz – 33 KHz

  • Impedenza nominale                                  4 Ohm

  • Sensibilità                                                   87 dB

  • Dimensioni                                                 360 x 190 x 360 mm

 

 

Distributore Sonus Faber: MPI Electronic – Via De Amicis 10/12 – 20010 Cornaredo (MI)

Tel. 02 93.61.101 – Fax 02 93.56.2336 – email

 

Distributore Franco Serblin: LP Audio – Luca Parlato- Via della Tesa 20 – 34138 Trieste

Tel. 040 569824  Fax. 040 2602320 Cell. 3356434188 – email

 

Altri link

Il nostro usato

 

Le Accordo sono montate sui loro stand di 74 cm che fanno parte integrante del diffusore. Le Minima sono su stand Omicron da 70 cm, oggi non più prodotti.

 

By Andio Morotti : Andrea Morandi – Claudio Mazzotti

 


 

Sonus Faber VS. Franco Serblin

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