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Edvard Grieg – Peer Gynt
L’album che vi proponiamo questa settimana, il “Peer Gynt” (Canzoni di Solveyg, Danza di Anitra, Il Mattino sono solo alcuni degli episodi più noti delle due Suite sinfoniche di cui esso consta) è, accanto al “Concerto per pianoforte e orchestra in la maggiore”, una delle composizioni più celebri di Edvarg Grieg.
by Barbara Pasqualini
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Edvard Grieg – Peer Gynt
L’album che vi proponiamo questa settimana, il “Peer Gynt” (Canzoni di Solveyg, Danza di Anitra, Il Mattino sono solo alcuni degli episodi più noti delle due Suite sinfoniche di cui esso consta) è, accanto al “Concerto per pianoforte e orchestra in la maggiore”, una delle composizioni più celebri di Edvarg Grieg. Egli si configura come il più noto dei musicisti norvegesi, in virtù della sua musica pittoresca e sentimentale, ispirata, in gran parte, ai canti popolari, ai paesaggi e alla vita quotidiana del suo popolo.
Prima di addentrarci nella sua opera, conosciamo un po’ il suo autore.
Grieg nacque a Bergen, città della costa norvegese centro-occidentale, nel 1843, e ivi morì nel 1907. Questa cittadina, che si fregia di avere avuto come cittadino il celebre compositore, fece parte della lega Anseatica, dal 1360, e fu uno dei principali centri religiosi del paese, attivo nella diffusione del Luteranesimo, vantando numerosi monasteri. Fu in parte soppiantata in importanza a partire dai primi dell’Ottocento, quando Oslo divenne capitale della Norvegia.
Grieg mostrò fin da giovanissimo le proprie attitudini e il proprio talento; studiò pianoforte, ma fu sempre restio a un tipo d’insegnamento aridamente tecnico; la sua personalità lo portava a privilegiare l’immaginazione, il sentimento e l’assenza di limiti pre-costituiti: concluse comunque i suoi studi presso il conservatorio di Lipsia, nel 1862. In seguito rientrò nella sua Norvegia, tuttavia non vi rimase stabilmente: risiedette alcuni anni in Danimarca, e compì anche un viaggio in Italia, tra Roma, Napoli e Ravello, durante il quale conobbe Henrik Ibsen (celebre scrittore, drammaturgo, poeta e regista teatrale norvegese, 1828-1926) autore del “Peer Gynt” (1867 – poema drammatico in cinque atti), di cui Grieg compose le musiche di scena.
La morte sopraggiunse dopo anni di peggioramento delle sue condizioni di salute.
Una curiosità: al funerale di Edvard Grieg parteciparono circa quarantamila persone e fu eseguita la marcia funebre di Fryderyk Chopin. Grieg e sua moglie Nina furono seppelliti in una cripta inaccessibile ricavata sulla parete rocciosa che, dalla collina su cui è posta la loro casa di Troldhaugen, a Bergen, scende verso il mare.
A Grieg è stato intitolato il cratere Grieg, sulla superficie di Mercurio!
Per ulteriori notizie sull’autore, potete consultare il link sottostante:
http://it.wikipedia.org/wiki/Edvard_Grieg
Ed ora andiamo a scoprire qualcosa dell’opera in esame.
“Peer Gynt” fu rappresentato per la prima volta a Oslo (a quell’epoca chiamata Christiania) il 24 febbraio 1876, con le musiche di scena di Grieg.
In breve, vediamo la sua trama. In quest’opera viene narrata la storia di un giovane scapestrato, Peer Gynt, il quale, alla continua ricerca di nuove esperienze e nuove emozioni, dimenticò i valori fondamentali della vita, trascurando la famiglia, gli amici e la donna che tanto lo amava. In questo scellerato percorso Peer si macchiò di colpe che lo portarono continuamente a fuggire dagli altri e, soprattutto, da sé stesso. Celeberrimo il monologo in cui Peer raffrontava la vita ad una cipolla: come la cipolla è fatta di tanti strati che non racchiudono nulla e proprio per questo rappresentano l’essenza della cipolla stessa, così la vita altro non è che l’insieme di quei momenti, mai veramente vissuti e subito dimenticati, che in realtà danno senso all’esistenza intera.
Le musiche di scena di Grieg
Ibsen stesso chiese a Grieg di comporre le musiche di scena per il suo dramma; le musiche di scena di Grieg, ebbero però un tale successo che la partitura musicale cominciò a vivere indipendentemente da esso. Dieci anni più tardi, dalla partitura teatrale (op. 23) Grieg decise di ricavare due suite sinfoniche di quattro episodi ciascuna (op. 46 e 55), che diventarono le sue composizioni più popolari.
Struttura delle Suite:
Op. 46
Il mattino
La morte di Åse
La danza di Anitra
Nell’antro del re della montagna
Op. 55
Lamento di Ingrid
Danza araba
Il ritorno a casa di Peer Gynt
Canzone di Solveig
Per i più curiosi, in dettaglio:
Struttura delle musiche di scena
Alle nozze (preludio all’atto I)
Processione nuziale
Halling
Springar
Il ratto della sposa: Lamento di Ingrid (preludio all’atto II)
Peer Gynt e le villanelle (melologo, genere musicale nato nel XVIII secolo che unisce la musica con il parlato)
Peer Gynt e la donna in verde
(melologo)
Nell’antro del re della montagna (coro e melologo)
Danza della figlia del re della montagna
Peer Gynt inseguito dai troll (coro e melologo)
Peer Gynt e il tortuoso (melologo)
La morte di Åse (preludio all’atto III e melologo)
Il mattino (preludio all’atto IV)
Il ladro e il ricettatore (voci soliste)
Danza araba (voce solista e coro)
Danza di Anitra
Serenata di Peer Gynt (voce solista)
Peer Gynt e Anitra (melologo)
Canzone di Solveig (voce solista)
Peer Gynt davanti alla statua di Memnone
Il ritorno a casa di Peer Gynt: sera tempestosa sul mare (preludio all’atto V)
Naufragio (melologo)
Solveig canta nella capanna (ripresa della melodia della canzone)
Scena notturna (melologo e coro)
Inno di Pentecoste: «Benedetto sia il giorno» (coro)
Ninna-Nanna di Solveig (melologo, voce solista e coro)
In uno dei brani musicali inseriti nell’opera teatrale, “Il mattino”, Grieg musicò uno dei tanti viaggi di Peer Gynt: una mattina, in Marocco, Peer contemplò il risveglio della natura in una magnifica alba africana. Il crescendo delicato e nel contempo deciso della musica rappresenta magnificamente la natura e il moto di rotazione del sole nascente. Una serie di passaggi affidati ai legni descrive ancor più fedelmente i suoni e i colori dell’ambiente naturale africano. Ascoltare questo passaggio è, per me, assai suggestivo e struggente; la prima volta che lo udii non sapevo di che brano si trattasse. Appresi in seguito che era stato usato negli anni ’60-70 per il Carosello dell’Olio Sasso interpretato da Mimmo Craig, celebre attore italiano. Ciò che mi comunicò fu un senso di calma pace e tranquillità, commisto a speranza; ebbe quasi un effetto catartico su di me. Con il senno di poi, si sposa perfettamente alla rinascita che ogni alba porta con sé.
L’episodio “La morte di Aase” descrive un momento doloroso della vicenda. Dopo molti anni il protagonista rientrò a casa per assistere l’anziana madre morente. In un dialogo di commovente semplicità Peer diede l’estremo saluto all’anziano genitore. La musica, quasi una marcia funebre, si coniugava ai ricordi in un’atmosfera di struggente coinvolgimento emotivo.
Video
Il mattino
La morte di Aase
Il “Peer Gynt” è disponibile interpretato da vari esecutori; oggi vi propongo quello di Herbert Von Karajan (1908-1989, direttore d’orchestra austriaco) con l’Orchestra filarmonica di Berlino (una tra le più prestigiose orchestre sinfoniche del mondo, nata nel 1882), edito dalla Deutsche Grammophon (è un’etichetta discografica tedesca specializzata nella produzione di dischi di musica classica, che fa parte del gruppo Universal, fondata ad Hannover nel 1898 da Emile Berliner, l’inventore del grammofono, e da suo fratello Joseph Berliner).
Di seguito, il link al sito dell’etichetta discografica, per una dettagliata descrizione dei brani nell’album e per un eventuale acquisto:
http://www.deutschegrammophon.com/en/cat/4390102
Valentina Smolenskaya -artista russa-
http://smolenskaya.deviantart.com/art/Peer-Gynt-142369710
Theodor Kittelsen (1857-1914): pittore-disegnatore neo-romantico norvegese, attivo negli anni 1880-1914, fu un’anima romantica e innovativa, votata alla fantasia e da essa intrappolata; le sue opere descrissero il lato magico e onirico della natura Norvegese.
http://www.wikiart.org/en/theodor-severin-kittelsen/peer-gynt-05-1890